martedì 6 febbraio 2007

Schede personaggio per Kata Kumbas

Cliccate qui per scaricare il file (ZIP, 70KB).

Qualcuno gioca ancora a Kata Kumbas? No, non credo che possiate veramente non sapere cos'è (o forse sì... anch'io comincio ad avere una certa età, dopotutto), ma penso che prima o poi ne farò una sorta di "recensione".
Non molto tempo fa, comunque, ho fatto un tentativo di rigiocarne non solo gli scenari, ma anche utilizzando il regolamento originale (ne posseggo la riedizione E.Elle). Diciamo che è stata un'operazione nostalgica.
I "buchi" di editing che richiedono delle "pezze" artigianali affinchè il tutto non diventi ingiocabile sono pochissimi: essenzialmente, nel TdF bisogna tirare alto o tirare basso per salvarsi? Io suggerisco che si debba "tirare basso", in netto contrasto con i TS del D&D di quei tempi - perchè in tal modo un punteggio alto è vantaggioso, e ciò è più sensato dal momento che anche il TdF si somma all'L.V. (ma ammetto potreste anche fare il ragionamento contrario, anche se contro-intuitivo, proprio per livellare maggiormente i PG fra loro). Più numerose sono le regolette un po' scomode da ricordare o difficili da utilizzare perchè non intuitive (in effetti, mi sa che molte giocandoci da bambino non le usavo, ma allora capisco anche perchè il gioco non risultasse molto ben bilanciato). Anche per questo ho sentito il bisogno di una nuova scheda del personaggio.
Quella che ho realizzato vuole essere contemporaneamente scheda del PG e "cheat sheet", fatta in modo da condensare in sè quelle parti del regolamento a cui occorre fare riferimento più frequentemente durante il gioco. Nel file ne trovate due versioni, quella per le Caste "tradizionali" delle Tre Stirpi (con il TdF) e quella per i Monaci del Nuovo Popolo (con il TdP e le conversioni). Ci sono anche dei moduli di registrazione che il Ludi Magister potrà utilizzare per prendere nota dell'assetto del gruppo, degli incontri, dei Punti Consapevolezza e naturalmente dei punteggi dei PNG (utile soprattutto per i combattimenti).
Si tratta di documenti Word realizzati con Office XP, per cui non garantisco che le tabelle vengano stampate correttamente se si utilizzano altre versioni. So che molti odiano i .DOC, e a ragione; prima o poi realizzerò una conversione in qualche altro formato più "portabile". Comunque, ho utilizzato solo font "di default", per cui da questo punto di vista non avrete problemi.
Se qualcuno dovesse cogliere l'occasione per "riesumare" KataKumbas, mi farebbe assai piacere. Spero che poi vorrete condividere con me la vostra esperienza.

Novità: ora disponibili anche come PDF!

venerdì 2 febbraio 2007

Un blog per il Mostro che fu (2)

Oggettivamente, se in data odierna qualcuno stesse leggendo queste righe si tratterebbe per forza di un individuo deluso finito qui per un improbabile capriccio di un motore di ricerca. Più probabilmente, nessuno vedrà questo "post" per molti e molti mesi, finchè cioè questo sito non inizierà ad avere dei contenuti che possano attrarre un qualche interesse. Che cosa troverà allora come secondo (o se volete primo) più vecchio "post" nella cronologia del blog colui che andrà a spulciare curiosamente nell'archivio? Sarebbe ragionevole che vi trovasse una spiegazione del perchè questa "home page" è stata battezzata con un nome tanto bislacco.

Tutto nasce dal gioco Pathos, della cui prima lunga "stagione" mi vanto d'essere stato un partecipante assai attivo:

www.pathos.it

Quando entrai nel gioco (vale a dire, in pratica, non appena fu aperta la mailing list "PathosNET") il mio "personaggio", Raffaele Venosta, non era molto più che un mio pseudonimo, anche se in breve tempo gli attribuii alcune (sgradevoli) caratteristiche proprie. Da ancor prima che il gioco fosse avviato, tuttavia, mi era stato promesso il ruolo di una "Nota" - uno degli "spiriti immortali" risvegliati - e in un primo periodo il mio giocare fu tutto concentrato sull'attesa del concretizzarsi di questa "chiamata".
Infine il mio "Risveglio" arrivò nella forma di un messaggio da "zio" Teo - l'Eterno Psiche - che mi informava di come io fossi la sua Nota tendente a Sogno, nome provvisorio: Il Mostro.
Mentre i miei "fratelli" in Psiche si identificavano con personalità storiche del calibro di Socrate, Solone o Galileo, la caratterizzazione che "zio" Teo diede al mio ruolo consisteva in un unico aforisma:

"Il sogno della ragione genera mostri."

Ne parlammo per un po', considerando nomi come "Mengele" o "Paracelso", più coerenti con il resto dell'Armonia di Psiche, ma infine decisi di mantenere il nome provvisorio.
Da allora per due anni della mia vita io fui IL MOSTRO, e ciò ebbe varie conseguenze...

[continua]